Trail

TRAIL DEL GEVERO – 5.11.2017

By Dicembre 14, 2017 Aprile 9th, 2019 No Comments

IL TRAIL E LE ULTRAMARATONE

Specialità ultime arrivate in casa BioTekna chiudono il 2017 con il botto

ALBERTO FURLAN

CAMPIONE NAZIONALE DI COMBINATA IUTA

Grazie alle prove maiuscole offerte dal nostro portacolori nella ultramaratona CORMOR ULTRA e al TRAIL DEL GEVERO, Alberto Furlan regala a BioTekna il primo titolo nazionale di combinata. Il trail e le ultramaratone sono entrati nel DNA di Atletica BioTekna dal 2017 a testimoniznza e conferma dell’interesse del club di Marcon per la promozione dell’atletica leggera e di tutte le sue articolazioni a 360°. Alberto Fulran e Davide Conardi sono stati individuati dalla società come responsabili del settore incaricati di sviluppare la specialità che sta riscontrando un interesse sempre più crescente tra i runners. Per comprendere lo spirito particolare che anima gli atleti che si dedicano a questa disciplina, riportatiamo di seguito, i racconti dei diretti protagonisti della prova di Cison di Valmarino che ha regalato il titolo ad Alberto Furlan.

Trail del Gevero – 05.11.2017

Giunto alla 4 edizione è un appuntamento che richiama molti atleti per diversi motivi: le due distanze, la lunga di 46 km e la corta di 21 km; Cison di Valmarino, borgo trai più belli del Veneto, è relativamente comodo da raggiungere; non ultimo il fatto che la gara chiuda il circuito delle Prealpi Venete nonché la stagione trail. Affermazione non proprio esatta a dire il vero considerato che oramai le gare hanno occupato tutti i 12 mesi dell’anno! Ad ogni edizione del Gevero si trovano delle novità: è stata aggiunta una competizione il sabato, per la precisione un Vertikal; entrambi i percorsi della domenica poi sono notevolmente cambiati, sulla corta è rimasto invariato il chilometraggio ma è aumentato il dislivello di circa 400 metri; sulla lunga sono aumentati sia i chilometri che il dislivello. Una costante, la pioggia! Solo la seconda edizione è stata baciata dal sole.

Ciò che ha reso difficile questa gara, costringendo tra l’altro gli organizzatori a modificare il percorso della lunga è stato il vento. Nel pomeriggio la situazione è volta al peggio, la pioggia che nel mattino cadeva leggera si è trasformata in piccoli cristalli di ghiaccio che nei tratti esposti, aiutati dal vento, colpivano gli atleti e non solo dall’alto! Al ristoro in località Praderadego si è stati obbligati ad una deviazione del percorso tagliando di fatto la salita al Col de Moi, che con i suoi 1358m rappresentava il punto più alto della corsa. Ben rappresentata la Biotekna Marcon con 10 atleti impegnati nei due percorsi. Debutto dolce-amaro purtroppo per Roberto Genovese sulla lunga distanza che è stato costretto al ritiro per le condizioni meteo troppo sfavorevoli. Nel trail, come in tutti gli sport che si praticano all’aperto, non ci si può basare solo sulle proprie condizioni fisiche, si devono valutare anche le condizioni metereologiche e del percorso, ma quando si è in trans agonistica è difficile essere obiettivi, si vorrebbe sempre continuare, quindi a volte è segno di indubbio coraggio e buon senso decidere di fermarsi. Positivo è l’atteggiamento di Roberto che per nulla scoraggiato è già pronto per rimettersi in gioco! Nota positiva e degna di nota spetta ad Alberto Furlan che al termine della gara, sempre sulla lunga distanza, si è aggiudicato il titolo di campione italiano IUTA! Di seguito il suo racconto. DAVIDE CONARDI

Questo il commento di Alberto FURLAN
Trail del Gevero, una garanzia, tutto molto bello, non sono state deluse le aspettative, unico neo il tempo atmosferico poco clemente e spesso burrascoso in questo periodo su questa gara, ma tutto ciò fa parte del gioco ed è tutto maledettamente TRAIL!!!! La gara pubblicizzata ed organizzata alla grande ha portato sui due percorsi tantissimi trailers, chi con l’obbiettivo di portarla a casa in qualche maniera, chi per migliorare tempi precedenti e chi per “sgomitare” dal primo all’ultimo kilometro. La mia condizione attuale dopo una stagione tiratissima mi consigliava una partenza soft ma come sempre accade una volta messo il pettorale i buoni propositi e la razionalità vanno a farsi benedire e l’istinto agonistico prevale. Partenza a razzo nel bellissimo centro di Cison di Valmarino e subito la prima salita fa una gran selezione riducendo prima ad un serpentone il gruppone e subito dopo a piccoli gruppetti di 4-5 persone.

I primi 40 minuti scorrono veloci anche se sembra di fare un vertikal e quando i grossi nuvoloni grigi sopra le nostre teste decidono di iniziare a gocciolare ci siamo detti un po’ tutti che da lì in avanti la pacchia era finita, scrosci intermittenti di pioggia intervallati da un forte vento che ancora oggi mi domando da dove arrivasse (…da ovunque!), ci hanno accompagnato fino al traguardo. La mia partenza sopra le righe mi ha fatto sbandare un po’ dopo la metà, quando due terzi di dislivello positivo erano fatti e prudentemente ho dovuto rallentare in quanto non più tanto lucido. Le parti di sottobosco molto fangose risultavano pure molto buie e il passaggio a Col de Moi è stato impegnativo sia per la forte pioggia mista neve sia per la visibilità assai ridotta per le nubi molto basse. Peccato per il passaggio sul Crodon del Gevero che allestito a festa con gonfiabili e transenne era quasi impraticabile, tutto rovesciato e fango fino alle caviglie.

I volontari indomiti hanno fatto di tutto e di più per farci passare in sicurezza quel tratto del percorso che di fatto dà il nome alla gara. Non oso immaginare il freddo che hanno patito al solo scopo di darci la possibilità di divertirci… un grosso plauso va anche a loro, ai volontari! Da lì in poi quasi tutta discesa molto tecnica e fra un ruzzolone e l’altro (alla fine molti) siamo ritornati in quel di Cison lungo la via dell’acqua. Di certo nella seconda parte ho perso qualche posizione ma a bocce ferme molto soddisfatto per diversi aspetti, il tempo cronometrico, l’essere arrivato piuttosto intero, l’aver convinto degli amici a cimentarsi su questo percorso che di tanto in tanto calpesto. E poi una grande soddisfazione personale che coincide con il mio primo anno in forza all’Atletica Biotekna Marcon, il titolo di Campione italiano IUTA! Ottenuto sommando i tempi del Gevero, e della Cormorultra, gara disputata solo tre settimane fa. Dulcis in fundo il bel terzo tempo post-gara, dove non si è più rivali ma amici, davanti a 2, 3, 4, 5… birre! Al prossimo Trail, magari sempre più numerosi!!!

Commenti a caldo:
“Freddo, vento, acqua (si poteva nuotare) e nebbia così fitta da non distinguere il percorso, ma soprattutto tanto freddo. Eppure la rifarei anche subito. Esperienza indimenticabile!”
ROBERTO GENOVESE

“Piova, fango e vento quindi tanto divertimento!!! Fatta pure la rima!”
DARIO SPADARI & GIOIA SCARPA

“Non è pioggia, è gloria… non è fango, è storia… non è fatica, è pura gioia!”
GERONAZZO (Lo speaker dell’evento)

Questo è l’ultimo articolo per quanto riguarda l’anno zero del Trail targato Biotekna. Non credevo che scrivere di corse fosse così piacevole, mi chiedo se leggere gli articoli lo sia stato altrettanto. Di certo non era nostro intento, mio o di Alberto in primis ma pure di tutti quelli che hanno voluto testimoniare le proprie esperienze, decantare le nostre prodezze o risultati. Nulla togliendo che i risultati fanno piacere. Attraverso le varie testimonianze volevamo far conoscere il nostro mondo, quello del Trail, con il desiderio di incuriosire e magari avvicinare altri amici/colleghi a questa altra realtà del meraviglioso sport che è la corsa! Buone feste e Buon fine anno a tutti, alla prossima stagione sempre più agguerriti! ps: un particolare ringraziamento ad Alessandra! Decisamente sCORREvole scrivere a quattro mani.