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Intervista Simone Moino cadetto Atletica BioTekna

By Ottobre 14, 2019 No Comments

Simone Moino cadetto e ostacolista Atletica BioTekna, all’ ultimo anno Cadetti è riuscito ad ottenere il minimo per gli italiani sia nei 300hs che nei 100hs, scegliendo proprio quest’ultima gara come quella buona per Forlì. Il forte ostacolista veneziano ha fatto registrare agli italiani il suo PB di 13″78 in batteria, per poi ripetersi su quel livello in finale con un ottimo 13″84 che gli è valso un bel quarto posto.
Simone, sicuramente il miglior ostacolista del Veneto in questa annata, ci parla un po’ di lui, della sua stagione e…. del confronto col compagno di società Lorenzo Tosi, allievo classe 2002, cui ha sfilato il record societario giusto a Forlì.

Ecco le parole del nostro portacolori ai taccuini Biotekna:

1) Ciao Simone, prima di parlare di atletica e della tua stagione, parlaci un po’ di te: di dove sei, dove studi e quali sono i tuoi hobby?

1) Dunque… sono di Marcon, in provincia di Venezia ma frequento il liceo scientifico a mogliano. il miei hobbies principali sono la musica, il biliardo e i motori oltre che allo sport in generale.

2) Venendo all’ atletica, dove ti alleni, quante volte a settimana e chi ti segue? Da quanti anni fai atletica?

2) mi alleno a Marcon appunto, nella società Biotekna Marcon 3 volte a settimana con Alessandro Pavan e Federico Sottana con i quali ho trascorso le categorie ragazzi e cadetti. faccio atletica da circa 7 anni e sono davvero felice di praticarla

3) L’anno scorso, a vedere un po’ la tua scheda sul sito Fidal hai fatto un po’ di tutto oltre ai 100hs e ai 300hs: dagli 80 fino ai 300, fino alle Prove Multiple, quando hai definitivamente scelto gli ostacoli e perché?

3) L’anno scorso non ero “specializzato” se così si può dire, in una sola disciplina come lo sono stato quest’anno… non avevo una specialità fissa, infatti correvo le distanze piane, ad ostacoli e facevo anche le prove multiple. Quest’inverno con Alessandro dopo vari ragionamenti e conferme ci siamo focalizzati totalmente negli ostacoli. Ad inizio stagione feci il minino alla seconda gara sui 300hs ed ero convinto che sarei andato a Forlì ricoprendo quella gara… Nel corso dell’anno però abbiamo notato che riuscivo ad essere più efficace nella distanza da rettilineo che poi ho portato avanti con il mio coach fino ad ora

4) Hai corso nella passata stagione i 100hs in 14″7 all’ ultima uscita utile, migliorando il PB di ben tre decimi, quest’anno hai corso ben sotto i 14″ diverse volte: quanto è stato difficile sistemare tutti i dettagli per raggiungere questi risultati così interessanti e importanti a livello nazionale? Quali sono state le principali correzioni e migliorie che hai apportato dalla scorsa stagione a questa?

4) La tecnica di passaggio ha occupato il maggior tempo per quanto riguarda il migliorarsi, non è stato facile anzi, lo ammetto, perché bisogna affinare una miriade di particolari per essere efficaci nei 100hs. L’anno scorso avevo una tecnica imbarazzante che fortunatamente nel corso della preparazione invernale ed estiva ho raffinato… ancora adesso ho molte cose da migliorare ma nonostante ciò sono soddisfatto del mio percorso e non vedo l’ora di affinarle totalmente!

5) Avevi raggiunto il minimo x gli italiani nei 100hs e anche nei 300hs, come mai poi hai scelto la gara da rettilineo? Ci sono motivazioni particolari dietro questa scelta?

5) Come dicevo prima ho centrato il minimo alla seconda gara stagionale ma con il passare degli allenamenti e gare io e il mio allenatore abbiano notato che riuscivo ad essere più efficace nel rettilineo fino a poi focalizzarci totalmente su ciò

6) Hai vinto il titolo regionale nei 60hs indoor, hai corso in 14″22 a giugno ai CDS del Veneto portandoti a casa il minimo per gli italiani e la convocazione per Fidenza, a Majano hai corso un ottimo 13″84 e sei arrivato secondo per pochissimi centesimi, ai regionali sei stato battuto per pochissimi centesimi: come ritenevi la tua stagione prima dell’ appuntamento più importante della stagione (ossia gli italiani di Forlì)? C’è una gara in particolare che vorresti ricorrere perché senti di non essere stato brillante?

6) Sono soddisfatto della mia stagione poiché mi sono estremamente migliorato rispetto al 2018, la prima parte di stagione non mi aveva soddisfatto totalmente per un paio gare che ho rovinato a causa della testa e della tecnica rozza. Se devo essere sincero, mi piacerebbe ricorrere la finale a Forlì perché ho commesso molti errori e sentivo di poter fare di più, nonostante ciò finisco l’anno da cadetto felice e soddisfatto del mio percorso.

7) Agli italiani ti sei presentato con una grandissima prestazione in batteria migliorando il tuo PB, confermandoti qualche ora dopo con un’altra ottima prestazione in finale e guadagnandoti un bel quarto posto: ti senti soddisfatto della tua prova a Forlì? Cosa è significato per te correre un campionato italiano per la prima volta? Come hai vissuto il periodo di avvicinamento agli italiani e la stessa manifestazione?

7) Sono soddisfatto ma non totalmente perché come dicevo sentivo e sento che avrei potuto dare di più in finale. Nonostante ciò li ho vissuti con estrema tranquillità, sia il periodo di avvicinamento sia il pre gara; certo è che avevo pensieri sul come poteva essere la gara eccetera ma comunque, rispetto ad altre gare, mi sentivo davvero tranquillo e sicuro di me. Comunque la manifestazione è stata bellissima e in rappresentativa abbiamo creato un gruppo meraviglioso e aver trascorso gli italiani con loro è stato meraviglioso

8) Dicevamo, un’ ottima prestazione alla prima partecipazione agli italiani ed un bel quarto posto: per te è stato un sogno realizzato? Chi ti senti di ringraziare per questa stagione che ti ha portato ad essere uno dei migliori ostacolisti in Italia ed il migliore in Veneto? Chi ti ha aiutato in particolare in questa stagione che sicuramente è stata difficile e molto lunga?

8) Diciamo di si… io sono arrivato a Forlì mirando alla finale A. La ho raggiunta con il terzo tempo ed il mio obbiettivo era di mantenerlo ma purtroppo non ci sono riuscito. Vorrei principalmente ringraziare il mio allenatore che mi ha sempre segiuto e che ha creduto in me, la mia famiglia che mi ha sostenuto sempre e i miei amici

9) Andando a memoria: hai strappato il record societario dei 100hs a Lorenzo Tosi, finalista agli italiani cadetti a Cles nel 2017: cosa significa per te?

9) Sinceramente non mi tocca molto il fatto che ho fatto il record societario perché da una parte è una gara che mollerò definitivamente e dall’altra perché comunque non è mai stato il mio obbiettivo nel 2019. Comunque sono felice di esserci riuscito e di aver ottenuto un personale sotto i 14″

10) Pensando al futuro, alla prossima stagione ed oltre, quali sono gli obiettivi e dove speri di arrivare? A chi ti ispiri, se hai un tuo riferimento?

10) il 2020 sono sicuro sarà un anno di rodaggio, anche perché so che le gare che mi aspettano sono complesse e richiedono molto lavoro. Certo è che il sogno è sempre la maglia azzurra ma bisogna lavorare ancora moltissimo.

Il mio riferimento finora è stato Lorenzo Tosi con cui inizierò ad allenarmi e a breve con il quale sarò contento di confrontarmi.

 

Foto di Eduard Ardelean per Fidal Veneto e Atl-Eticamente foto